Appello elettorale

Napoli, Aprile 2008

Nonostante le apparenze la situazione, benché di non facile interpretazione, o forse proprio perché di non facile interpretazione, induce ad un cauto ottimismo. Ciò sia per le innovazioni che questi tempi ci stanno proponendo, sia per la rassicurante ed incoraggiante continuità con il passato.
Tanto per cominciare il centrosinistra ha governato per ben due anni  e noi siamo ancora vivi.
Non solo, ma abbiamo pure imparato un sacco di cose.
Per esempio, abbiamo imparato che un compagno verde ecologista, strenuo difensore delle terre selvagge ed incontaminate quando si trova all’opposizione, una volta ministro dell’ambiente ritiene che l’avanzata dei rifiuti vada contrastata con soluzioni innovative come il ripristino di una  discarica a Pianura o il completamento dell’inceneritore di Acerra. D’altronde va detto che lui è paladino degli habitat selvaggi ed incontaminati – Pianura e Acerra si presentano, è vero, piuttosto selvagge, ma in quanto ad essere incontaminate, non ci siamo proprio.

 
 
  
Poi abbiamo imparato che i compagni comunisti, non quelli ex comunisti che sono ovunque, proprio quelli comunisti, quelli che sono sempre stati contro la guerra e gli eserciti di invasione e che hanno costruito intere campagne elettorali sul ritiro delle truppe italiane impegnate in operazioni belliche, quando sono al governo e si deve votare per il finanziamento delle missioni di guerra si dimenticano dell’arcobaleno e propendono allegramente per elargire danari a ciò che teoricamente sarebbe in diretta antitesi a tutto ciò che avevano promesso al loro elettorato. Il quale elettorato d’altronde, si sospetta abbia la memoria di un piccione con l’alzheimer  e dunque tornerà a votarli, sempre perché sennò con il centrodestra poi chissà che cosa succede.
Oh, marginalmente: a governo già scaduto il centrosinistra ha decretato che non solo l’inceneritore di Acerra si farà, ma che chiunque abbia qualcosa da eliminare può serenamente confidare nella generosità del termovalorizzatore. Dalla scorza di mellone al bicchiere di plastica tutto sarà annichilito dal sacro fuoco purificatore. Quindi si metta in fila chi ha qualcosa di sgradevole nel proprio passato: scorie chimiche, amori infelici, olii esausti, fanghiglie nucleari, rapporti irrisolti e rancori indelebili – nessun problema, stare allegri: ad Acerra sarà ripristinata la diafana essenza dell’universo. Come ebbe a dire quel tizio, secondo alcuni il primo progettista di un megainceneritore: “polvere sei e polvere ritornerai”.
Nel frattempo la popolazione campana continua ad aumentare, in controtendenza rispetto al trend nazionale. Nonostante il fazioso allarmismo di malevoli documentari che passano in televisione e al cinema ciò dimostra scientificamente ed incontrovertibilmente che la mozzarella alla diossina e il broccolo alla kriptonite non fanno male ma fanno sangue, almeno per il napoletano e forse ancor più per il casertano. Al coreano pare di no, ma alla fine problemi suoi, non sa che si perde.
A proposito di roba da eliminare, ve la ricordate la Moby Prince? Era una nave sulla quale morirono arrostite 140 persone, in un incidente navale che non s’è mai capito bene. L’unica cosa che si è capita è che quella sera dal porto di Livorno c’era un gran traffico di navi americane che portavano armi di qui e di là per il mondo. Dunque, come ad Ustica ed in altri luoghi frequentati dai militari a stelle e strisce difficilmente se ne saprà di più. Però ogni tanto qualcuno prova a diradare queste nebbie, il più delle volte con scarso successo. L’ultimo in ordine di tempo potrebbe essere stato un certo Fabio Piselli, un ex paracadutista coinvolto in “consulenze” che lo hanno portato ad avere a che fare con militari, forze dell’ordine di ogni tipo, servizi segreti, etc., insomma un bel tipino che però, a causa di alcuni eventi ha deciso di continuare ad occuparsi del caso Moby Prince. Tanto se n’è occupato che a un certo punto, lo scorso novembre, pare abbia trovato un testimone che aveva cose importanti da dire, lo ha incontrato, dopo di ché sembra – così racconta nel suo blog – che quattro persone lo hanno preso, steso, narcotizzato e chiuso in macchina. Poi hanno dato fuoco con della benzina, all’automobile.
Che ci sia un’ossessione in Italia per incenerire tutto e tutti?
Certo una volta si usavano metodi più discreti ed eleganti, (e in questo caso anche più efficaci, visto il mancato trapasso del Piselli) un caffé al cianuro, una cravatta di corda sotto un ponte, ma in effetti la continuità con il passato è indiscutibile, e ciò in qualche modo ci deve rassicurare ed avere fede in un prospero avvenire.
E in ogni caso ricordate: è tutta una questione di angolazioni. Da una certa angolazione Vladimir Luxuria e Clemente Mastella sono diversissimi, ma se si cambia angolazione, per esempio una votazione in parlamento sull’Afghanistan, i due diventano simili, ma talmente  simili da risultare indistinguibili.
Quindi una raccomandazione per il prossimo futuro: scegliete bene l’angolo sotto il quale volete disporvi e poi valutate serenamente tutti i candidati in modo da esercitare pienamente il vostro diritto-dovere di elettori, i quali devono avere in grado sommo la virtù di saper cogliere le sfumature.
E infine torno ad invitarvi alla fiducia e all’ottimismo, rammentate che il peggio o è passato o ancora deve venire, non si sa. In ogni caso vi auguro una felice primavera e delle ottime elezioni,

ottimisticamente vostro,


Giuseppe Aiello
 
 
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